INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE
Proposta pastorale per l'anno 2020-2021 (Mario Delpini - Arcivescovo di Milano)
Carissimi,
Potremmo dire che appare scontato osservare come l’anno pastorale appena trascorso sia stato drammaticamente diviso in due dalla pandemia che si è manifestata nel nostro Paese verso la fine di febbraio.
Sappiamo cosa è successo da quel momento e per i successivi tre mesi e quali conseguenze stiamo scontando ancora adesso. Il confinamento in casa, le celebrazioni sospese, l’impossibilità di raggiungere le persone a noi care e i normali percorsi di catechesi a cui eravamo abituati.
Così abbiamo scoperto una situazione assolutamente inedita, e soprattutto la nostra fragilità.
Ciò che davamo per scontato, dovuto, normale (quasi da .. le solite cose come direbbe il nostro Arcivescovo Mario) … di fatto non lo è!
Le occasioni che abbiamo di vita comunitaria, di gruppo, di pastorale, sono veramente momenti di grazia … occasioni da cogliere … e spero che questo bagno di umiltà, e purtroppo per alcuni di sofferenza e di fatica, ci abbia portato a vivere meglio e come dono le occasioni che la vita (il Signore) ci mette sul nostro percorso. La nostra speranza sta oltre al nostro ombelico… che ho visto in questi mesi guardare sempre più da vicino.
Questo naturalmente non significa vivere da irresponsabili! Il CoVid c’è, esiste e dobbiamo trattarlo con la massima attenzione sia verso di noi che verso gli altri e i più deboli (malati, anziani)
Ma sto vedendo ancora oggi molti cristiani paralizzati a causa del CoVid. Siamo stati bombardati e lo siamo ancora da numeri che aiutano solo a creare questo clima di terrorismo mediatico, che ci prende nel profondo.
Così, abbiamo lasciato morire persone e anziani sole … tremendamente sole … senza un ultimo sguardo, senza una mano da stringere. Abbiamo confinato persone che già nell’ansia della malattia, sono state messe ai margini della vita sociale, confinate, denigrate per un probabile stile di vita “non consono”.
Avrei ancora tante riflessioni da fare, ma non voglio tediarvi oltre. Mi rimane solo nel cuore quella riflessione che vi ho mandato il 29 Febbraio sui martiri di Abitinia e che ancora vado a riprendere perché mi fa bene al cuore.
Credo allora, che in questo contesto storico, sia una occasione … una possibilità … grazia questa lettera del nostro Arcivescovo. Il tema non ha bisogno di commenti … perché ne abbiamo tanto bisogno!
Con affetto, vi abbraccio nel Signore nell’attesa di vederci e riprendere il nostro cammino insieme … perché, magari, da soli si va più veloci, ma insieme … si va più lontano.
Lascio ai parroci la facoltà, se lo ritengono opportuno, di divulgare nelle loro comunità.
diac. Alberto Meneghello
P.F. Decanato di Vimercate